La contea di Carpegna e le sue discendenze

14.03.2013 21:43

 

I conti di Carpegna

Si sostiene che nel 962/63 un certo Ulderico il Sassone, nobile al seguito dell’imperatore Ottone I nella campagna d’Italia contro Berengario II d’Ivrea, ricevette dall'imperatore come feudo l’investitura a conte di Carpegna.
Le notizie storiografiche ufficiali sui Conti di Carpegna, cominciano a comparire intorno alla metà del XII secolo, in coppia con quelle dei Conti di Montefeltro divenuti in seguito avversari, entrambi di comune origine assieme ai Malatesta.
La giurisdizione dei conti di Carpegna comprendeva diverse decine di castelli.
Il feudo era logisticamente strategico in quanto si affacciava sia sull’alto entroterra pesarese
che sull’Alta Valmarecchia.
I  Malatesta
I conti di Carpegna assegnarono nel 1004 ad un loro ramo comitale, il castello di Pennabilli.
Questo ramo della famiglia prese poi il nome di Malatesta.
Il nome Malatesta sarebbe da riferire ad un esponente della famiglia di nome Rodolfo che avrebbe dimostrato coraggio e tenacia nel difendersi dagli attacchi esterni.
Il nucleo principale della famiglia Malatesta confluì in seguito nel castello di Verucchio, divenuto  loro dominio dinastico.
I capostipiti dei Malatesta avi dei Malatesta di Rimini furono: Malatesta I (1129-50); Giovanni I (1164-89); Malatesta II (1165-99); Malatesta III Minore, morto nel 1197.
Malatesta detto della Penna, nacque nel 1183 verosimilmente a Pennabilli come dice il nome e morì a Rimini nel 1248. Era figlio di Malatesta III Minore e di una donna dai natali sconosciuti di nome Alaburga. Rimasto orfano di padre in giovane età, raggiunse lo zio Giovanni a Rimini.
Giovanni era membro del Consiglio Generale della città.
Nel 1197 i due Malatesta giurarono o sottoscrissero un trattato riguardo il controllo su Verucchio che veniva di fatto ceduto al Comune di Rimini. Con l’accordo la città da una parte si vincolava
politicamente con la famiglia Malatesta, dall’altra si garantiva il controllo politico e commerciale sulla Valmarecchia.
I conti di Montecopiolo
Nel 1140 i conti di Carpegna assegnarono ad Antonio Carpegna, considerato il capostipite della famiglia dei conti di Montecopiolo, il castrum Montis Cupioli, i cui ruderi si trovano oggi sopra
il paese di Villagrande.  
I  Da Montefeltro
Quando i conti di Montecopiolo scelsero come propria sede San Leo situata sul Monte Feretrio, assunsero il nome Da Montefeltro.
Il primo personaggio di cui si tramandarono le gesta fu Montefeltrano I (1135-1202).
I Da Montefeltro in seguito governarono Urbino e poi il Ducato d’Urbino.
I conti della Faggiola (o Faggiuola)
I conti di Carpegna assegnarono ad un loro ramo comitale il castello della Faggiola ed altre terre limitrofe. I ruderi del castello sono situati nell’odierno comune di Casteldelci.
Figlio del nobile Ranieri morto nel 1293, nacque nel castello della Faggiola Uguccione (circa 1250 -1319) che fu grande condottiero e podestà di città.
Altra interpretazione storica fa sorgere il castello della Faggiola nel territorio dell’odierno comune di Monte Cerignone (PU).
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Rimini, mattina del 18.12.2012